Tutti vediamo in modo diversonasce dal costante contatto con la cecità. Aspetta, fammi fare un passo indietro, lavoro a Chelsea e dintorni, e ogni giorno andavo in studio e venivo in contatto con molti cittadini non vedenti di New York.  Comeartista visuale, è diventato claustrofobico in un certo senso, vedere giorno dopo giorno persone che non potevano vedere. Mi ha fatto chiedere "cosa farei se perdessi la vista" e la risposta sarebbe stata, fare del mio meglio per continuare la mia arte e condividere la MIA visione con gli altri. Fino ad allora, questo sarà il modo in cui sarò in grado di condividere visivamente la mia visionecompromessa.

 

La mostra sarà un'esperienza in 5 parti. Nato da una serie fotografica, che sarà stratificata con una riedizione tridimensionale del soggetto sopra il ritratto. Ogni opera d'arte sarà più grande della vita, circa 4 piedi x 6 piedi e si estenderà dal muro di 1-2 piedi. Ogni pezzo sarà accompagnato da una registrazione audio del soggetto che parla delle sue esperienze di vita senza vista.

 

Il design della mostra sarà spettacolare se visto e vissuto. A prima vista tutti i pezzi di grandi dimensioni sono presenti in una grande stanza nera con faretti su ciascuno. Ma quando lo spettatore si avvicina all'opera d'arte e si avvicina all'opera, l'illuminazione si spegnerà lasciandolo nell'oscurità completa costringendolo a esplorare la terza dimensione dell'opera d'arte con le mani. Ogni volto sarà realizzato in una fusione esclusiva di foto e scultura che chiamo Fotografico Cartografia.

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Ho sviluppato un metodo unico per far emergere una fotografia dalla superficie piana. Con misurazioni dettagliate del volto del soggetto, l'uso di tecniche cartografiche e plexiglass trasformo il volto del soggetto in una montagna. Il risultato finale è un ritratto cartografico, che sia i non vedenti che i vedenti possono sperimentare.

 

La mia intenzione per questa mostra è fornire una piattaforma affinché le persone possano sperimentare qualcosa di cui potrebbero non avere idea o che non avrebbero mai l'opportunità di capire cosa vuol dire essere ciechi. Cercherei di tenere discorsi e seminari invitando organizzazioni locali, imprese e cittadini ad aiutarli a educarli sulla cecità e sugli ipovedenti. Idealmente sarebbe una mostra itinerante che condividerebbe il messaggio con altre parti degli Stati Uniti e in tutto il mondo.

 

Il pubblico di questa esperienza è la comunità nel suo insieme. L'opera d'arte è un mezzo per coinvolgere lo spettatore per educarlo sulla disabilità visiva e imparare a vedere in modo diverso.

 

We All See Differently è stata un'idea, una visione, uno schizzo, un prototipo, ma deve ancora diventare una serie per l'esposizione pubblica. L'anno scorso mi è stata assegnata una residenza per artisti presso il Museum of Arts and Design, e vorrei seguirla con la realizzazione di questa visione. Penso che sia un messaggio visivo forte e importante per uscire nel mondo

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IL SIGNOR LYNCH/ Christopher Lynch

Fondatore e direttore creativo

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